È venerdì sera, sto sorseggiando un bicchiere di whisky scozzese mentre sul fornello si stanno cucinando i piselli.
Le candele illuminano ancora la stanza e la musica prosegue. Stasera ho provato un quid di 6 foglie medio-grandi di Salvia.
Lo ho masticato piano, pochi morsi ogni 10-15 secondi tenendolo sotto la lingua... non sale. Mi sono trattenuto dell'ingoiare, passa una canzone... non sale ancora, due canzone.
Arriva di colpo, la sensazione di fondersi con la musica e le labbra secche, ci sono uncini o spine che tirano i bordi del corpo da questa realtà verso un'altra. Mi distendo sul tappetino, mi muovo in diverse posizioni assecondando le sensazioni.
Con gli occhi chiusi ho in mente immagini che fanno fatica ad imprimersi, sono labili oppure sono delle sensazioni che riesco a vedere. Apro gli occhi, mi siedo, la stanza esiste.
Mi abbasso nella posizione della tartaruga, percepisco una specie di cascata e una mano che posiziona piantine nell'acqua, piante di riso poco distanti l'una dall'altra.
Sposto le casse della musica e continuo a nuotare nelle sensazioni. Mi giungono ulteriori indicazioni su come preparare l'altare e come posizionarmi per le prossime cerimonie.
Apro gli occhi, mi alzo in piedi... ho il controllo del corpo ma poca volontà o necessità di muovermi. Mi distendo nuovamente, il ritorno è lento e soffuso di relax.
Durante l'esperienza ho dato una occhiata alla pianta, con le luci attorno a formare venature come le parti inferiori delle foglie; "riveriscimi" sembrava dire, con aria inquietante, imponente ma non bellicosa.
Avevo chiesto consiglio su un problema, non mi ha risposto. Forse non è ancora il momento giusto. Appoggio con forza le mani al pavimento, cado nel pavimento, mi immergo, come tenersi al carrello delle montagne russe appena finita la salita... inizia la discesa a 100 all'ora ma lento, un lento affondare come nelle sabbie mobili fatte di tappeto.
Mi sento i quadricipiti tirare e una indicazione di continuare la "meditazione".
Soundtrack: Primitive Knot - sub-temple ov the mirror cosmos
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